sabato 31 marzo 2007

Rotondella: alcuni (le) casi (case) di (con) amianto...

La legge n. 257 del 27 marzo 1992 mette fine all’impiego dell’amianto nel nostro Paese.
L'art. 10 della stessa legge rinvia alle Regioni l’adozione di piani di protezione dell’ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto.
I piani in questione prevedono:

a. il censimento dei siti interessati da attività di estrazione dell’amianto;

b. il censimento delle imprese che utilizzano o abbiano utilizzato amianto nelle rispettive attività produttive, nonché delle imprese che operano nelle attività di smaltimento o di bonifica;

c. la predisposizione di programmi per dismettere l’attività estrattiva dell’amianto e realizzare la relativa bonifica dei siti;

d. l’individuazione dei siti che devono essere utilizzati per l’attività di smaltimento dei rifiuti di amianto;

e. il controllo delle condizioni di salubrità ambientale e di sicurezza del lavoro attraverso i presidi e i servizi di prevenzione delle unità sanitarie locali competenti per territorio;

f. la rilevazione sistematica delle situazioni di pericolo derivanti dalla presenza di amianto;

g. il controllo delle attività di smaltimento e di bonifica relative all’amianto;

h. la predisposizione di specifici corsi di formazione professionale e il rilascio di titoli di abilitazione per gli addetti alle attività di rimozione e di smaltimento dell’amianto e di bonifica delle aree interessate, che è condizionato alla frequenza di tali corsi;

i. l’assegnazione delle risorse finanziarie alle unità sanitarie locali per la dotazione della strumentazione necessaria per lo svolgimento delle attività di controllo previste dalla presente legge;

l. il censimento degli edifici nei quali siano presenti materiali o prodotti contenenti amianto libero o in matrice friabile, con priorità per gli edifici pubblici, per i locali aperti al pubblico o di utilizzazione collettiva e per i blocchi di appartamenti;


Quindi, il legislatore con la legge del 1992 ritiene (giustamente) opportuno dare priorità agli uffici pubblici o comunque ai locali aperti al pubblico.
Già da qualche tempo, però, sia a livello nazionale che regionale si sta parlando della possibilità di stanziare dei fondi da destinare ai PRIVATI CITTADINI per la bonifica degli immobili.
La Community nei prossimi giorni invierà ai soggetti competenti (ASL e Comune) una proposta di censimento degli edifici privati contenenti amianto a Rotondella ... L'obiettivo è principalmente quello di non arrivare impreparati ad un eventuale stanziamento di fondi per i cittadini privati, ma anche quello di individuare eventuali casi di emergenza...
Per informazioni sull' amianto potete andare sul sito http://www.arpab.it/tematiche/uff_amianto.asp











Gianluca Bruno

mercoledì 28 marzo 2007

Una "Community" per dare la sveglia





Rotondella Associazione giovanile apolitica dialoga sui problemi del territorio


Una "Community" per dare la sveglia



ROTONDELLA - Si chiama "Community" la nuova associazione che riunisce giovani del comprensorio jonico, interessati alle dinamiche sociali, culturali e politiche del territorio. Gli associati amano definirlo un "laboratorio di cultura politica", esprimendone così, in sintesi, i principali intenti. Community vuole essere, infatti, un luogo di dialogo, giudizio e intervento critico sulla realtà territoriale a 360 gradi: dalle istanze sociali più incalzanti alle più varie iniziative culturali, con occhio attento al problema ambientale in tutti i suoi aspetti e relativi impatti, tanto delicati sul nostro territorio. Il sodalizio, al di fuori di ogni logica di partito, mira a intervenire sulla realtà locale con contributi di carattere scientifico, fondati su studi e ricerche di settore. Non è un caso, infatti, che le prime iniziative programmate siano studi di carattere sociale, storico e artistico. Primissima iniziativa in cantiere è proprio una ricerca sulla qualità della vita nel Comune di Rotondella (centro storico e aree rurali). Alla fase iniziale, già avviata e dedicata alla produzione di strumenti di ricerca (questionari tematici, focus groups, etc.), seguirà la fase di interpretazione dei dati raccolti, con successiva analisi e formulazione di ipotesi di intervento.Il frutto del lavoro sarà reso pubblico con la redazione di un pamphlet e l'organizzazione di un incontro con le autorità politiche del settore.Di una simile impostazione metodologica si avvarrà anche la ricerca storica programmata dall'associazione per la seconda metà del 2007.Si tratta di uno studio sulle dinamiche storico-sociali delle campagne elettorali nel comune di Rotondella dagli anni '60 ai primi anni '90. Un'indagine a tutto campo che culminerà in una breve pubblicazione, di sfiziosa lettura per i ricordi evocati, corredata da immagini d'epoca e vecchi manifesti elettorali. Tra le altre cose in programma, infine, uno studio sulla qualità degli interventi di restauro e riqualificazione urbanistica del basso Sinni e la realizzazione di una cartina tematica sulle possibili attrattive turistiche del comprensorio.Questo il gruppo fondatore del sodalizio: Gianluca Bruno (presidente); Vittorio Bruno (vicepresidente); Veturio Viola, Giuseppe Suriano, Salvatore Gaudio, Antonio Digiamma, Marilena Varasano e Antonella Calculli.A loro si sono già aggiunti, nelle prime settimane di attività, circa 15 nuovi soci.
Fonte: Il Quotidiano della Basilicata