La legge n. 257 del 27 marzo 1992 mette fine all’impiego dell’amianto nel nostro Paese.
L'art. 10 della stessa legge rinvia alle Regioni l’adozione di piani di protezione dell’ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto.
I piani in questione prevedono:
a. il censimento dei siti interessati da attività di estrazione dell’amianto;
a. il censimento dei siti interessati da attività di estrazione dell’amianto;
b. il censimento delle imprese che utilizzano o abbiano utilizzato amianto nelle rispettive attività produttive, nonché delle imprese che operano nelle attività di smaltimento o di bonifica;
c. la predisposizione di programmi per dismettere l’attività estrattiva dell’amianto e realizzare la relativa bonifica dei siti;
d. l’individuazione dei siti che devono essere utilizzati per l’attività di smaltimento dei rifiuti di amianto;
e. il controllo delle condizioni di salubrità ambientale e di sicurezza del lavoro attraverso i presidi e i servizi di prevenzione delle unità sanitarie locali competenti per territorio;
f. la rilevazione sistematica delle situazioni di pericolo derivanti dalla presenza di amianto;
g. il controllo delle attività di smaltimento e di bonifica relative all’amianto;
h. la predisposizione di specifici corsi di formazione professionale e il rilascio di titoli di abilitazione per gli addetti alle attività di rimozione e di smaltimento dell’amianto e di bonifica delle aree interessate, che è condizionato alla frequenza di tali corsi;
i. l’assegnazione delle risorse finanziarie alle unità sanitarie locali per la dotazione della strumentazione necessaria per lo svolgimento delle attività di controllo previste dalla presente legge;
l. il censimento degli edifici nei quali siano presenti materiali o prodotti contenenti amianto libero o in matrice friabile, con priorità per gli edifici pubblici, per i locali aperti al pubblico o di utilizzazione collettiva e per i blocchi di appartamenti;
Quindi, il legislatore con la legge del 1992 ritiene (giustamente) opportuno dare priorità agli uffici pubblici o comunque ai locali aperti al pubblico.
Già da qualche tempo, però, sia a livello nazionale che regionale si sta parlando della possibilità di stanziare dei fondi da destinare ai PRIVATI CITTADINI per la bonifica degli immobili.
La Community nei prossimi giorni invierà ai soggetti competenti (ASL e Comune) una proposta di censimento degli edifici privati contenenti amianto a Rotondella ... L'obiettivo è principalmente quello di non arrivare impreparati ad un eventuale stanziamento di fondi per i cittadini privati, ma anche quello di individuare eventuali casi di emergenza...
Per informazioni sull' amianto potete andare sul sito http://www.arpab.it/tematiche/uff_amianto.asp
Gianluca Bruno