domenica 25 novembre 2007

Da "vecchio spazio" a "nuovo archivio"

Cari amici, ho deciso di archiviare nel mio primo blog, abbandonato nel 2005, e in uno spazio diverso dal LabCom, gli articoli che scriverò per LucaniaNet. Ovviamente, visto che Lucanianet è un portale d'informazione online, gli articoli saranno pubblicati su questo blog solo in un secondo momento.
Ho eliminato buona parte dei post e dei commenti contenuti nel vecchio blog, ma qualcosa ho preferito lasciarla...A presto, Gianluca
Gianluca Bruno

lunedì 19 novembre 2007

La Politica è anche "comunicazione"...

Unione, le primarie diventarono un investimento sul futuro
Ecco il libro "Io partecipo, io scelgo, io governo"

ROMA - L'aula Wolf, nello stabile di via Salaria 113, sede del dipartimento di Sociologia de La Sapienza, è uno spazio di non grandi dimensioni. Una trentina di sedie e un tavolo ovale a fare arredo, è una delle aule in cui si riuniscono gli studenti dell'Osservatorio Mediamonitor, nato nella facoltà di Scienze della Comunicazione di Mario Morcellini con il preciso scopo di produrre riflessioni sul "ruolo dei mass media in campagna elettorale".
Proprio qui, mesi addietro, un universitario di nome Gianluca Bruno propose uno slogan per le primarie dell'Unione: "io partecipo, io scelgo, io governo". E quello divenne "lo" slogan di quella felice consultazione popolare che vide pazientemente sistemarsi in fila per esprimere la propria preferenza sul leader dell'Unione oltre quattro milioni di persone.
Ieri mattina, in quella stessa aula (padroni di casa il professor Morcellini e Carlo Intini), Vannino Chiti (coordinatore delle Primarie dell'Unione), Antonio Padellaro, Federico Orlando (condirettore di Europa) e Giuseppe Giulietti di Articolo 21 (responsabile della comunicazione in quella tornata) hanno discusso di un libro che sabato prossimo, nel medesimo giorno della presentazione del programma dell'Ulivo, verrà distribuito in edicola con "l'Unità" ed "Europa" (a 5,90 euro più il costo del quotidiano).
Il libro si intitola, manco a dirlo "io partecipo, io partecipo, io governo". E vuole essere, come argomenta Padellaro "da una parte una specie di risarcimento per i cittadini che hanno creduto in quelle consultazioni mentre i media le prendevano sotto gamba, dall'altra un investimento sul futuro". I quattro milioni di individui che scendono in strada e spendono un euro per dare una preferenza "non giuridicamente vincolante", la nota è di Morcellini, sono "un caso". E non solo perchè, come commenta Chiti: "nessuno si aspettava 4 milioni di persone. Noi stessi ritenevamo che potessero recarsi ai seggi in uno - due milioni" (tutti tranne il professor Gianfranco Pasquino, che, confessa Padellaro, "scommise con me che si sarebbero superati i quattro milioni. E vinse").
"Per le primarie si deve pensare ad una legge ad hoc - afferma Chiti - di modo da poterle adoperare nelle elezioni di candidati premier, sindaci, presidenti di province e di regioni". Che diventino uno strumento permanente (sul programma, come suggerisce Romano Prodi nell'intervista contenuta nel volume; sui temi di interesse generale, come propone Padellaro), o che restino un evento a sè, le Primarie del 2005 sono, dice Alessandro Sfasciotti, uno dei ragazzi dell'Osservatorio "il vero contratto degli italiani, con la differenza che quello è stato firmato solo da una parte, e questo da quattro milioni di cittadini". Al centrosinistra, argomenta Alessandro "non è stata consegnata solo la protesta, ma anche la proposta politica".
L'Unità del 9 febbraio 2006

Gianluca Bruno

Viabilità, interviene anche Chiurazzi ...

“La bretella che collega il Comune di Rotondella con la strada statale 653 Sinnica è un’infrastruttura a dir poco strategica nell’economia e nello sviluppo del centro collinare e del suo hinterland”.
Lo sostiene il consigliere regionale Carlo Chiurazzi (Uniti nell’Ulivo), che sull’argomento ha presentato un’interrogazione al presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo.
“Ci lascia perplessi – afferma Chiurazzi - apprendere che per un mero errore contabile ascrivibile alla Regione Basilicata, il finanziamento di circa 7 milioni di euro, già reso disponibile dall’Accordo di programma quadro sulla viabilità, stipulato tra il Ministero dell’Economia, quello delle Infrastrutture e la Regione Basilicata, per il completamento di detta infrastruttura è stato decurtato di circa il 15 per cento, pertanto la disponibilità economica scende a soli 6 milioni di euro”. Le aspettative e le reali esigenze della popolazione di Rotondella – sottolinea ancora l’esponente del Pd - sono quelle di vedere realizzato un progetto, che non preveda soltanto la pur necessaria costruzione del ponte sul fiume Sinni, ma soprattutto quelle di eliminare l’isolamento di un’area interna, attraverso l’ammodernamento della strada attuale ai piedi della collina. Sulla vicenda ci sono sollecitazioni del gruppo consiliare comunale del Partito Democratico e dal Consiglio comunale di Rotondella che nell’ultima seduta ha approvato all’unanimità un ordine del giorno. La pronta definizione di una connessione diretta che attraversa le aree a forte vocazione e densità agricola con la viabilità veloce è cosa da non sottovalutare”.
Chiurazzi chiede infine a De Filippo “quali iniziative intende intraprendere per ripristinare, anche con un nuovo finanziamento integrativo, l’originaria posta finanziaria del progetto, di cui al secondo atto integrativo, al fine di corrispondere le giuste esigenze di quella popolazione e di quel territorio”.
Gianluca Bruno

venerdì 16 novembre 2007

Le dichiarazioni dell'Assessore provinciale alle infrastrutture Giuseppe Dalessandro

"Mi riferisco al documento approvato dal Consiglio Comunale di Rotondella, con cui si chiede alla Provincia di non realizzare la ristrutturazione del ponte sul fiume Sinni, e di cui è stata data notizia sulla stampa locale del 15 novembre, per fornire utili chiarimenti al quadro confuso e strumentale che si è voluto dare ai cittadini. Intanto corre l’obbligo evidenziare che stiamo parlando del collegamento Rotondella – Sinnica, opera inserita nel Piano Provinciale della viabilità a suo tempo approvato e condiviso in sede di Conferenza dei Sindaci.Appare scontato che per collegare il Comune alla Sinnica necessita realizzare il ponte. Se si eliminassero solamente alcune curve, per ritrovarsi a percorrere un ponte assolutamente inagibile non si comprenderebbe il perché vengano spesi soldi pubblici.Tuttavia, la soluzione che oggi viene contestata dal Comune, fu condivisa dai rappresentanti di quel Comune durante la Conferenza di Servizi del 27.08.2007. E’ doveroso specificare che in quella sede il Sindaco di Rotondella sollevò solamente problemi connessi alle espropriazioni.Solo in seguito la Provincia ha provveduto ad approvare il progetto, nel cui quadro economico sicuramente non compaiono quelle somme (1.350.000,00 euro) tra le spese tecniche e di progettazione affidate a tecnici dell’ Ente, così come scritto nell’articolo.Ad onor del vero è opportuno far sapere che gli incentivi di progettazione destinati, come per legge ai tecnici della Provincia ammontano ad appena 84.000,00 euro. Evidentemente è sfuggito all’articolista che la somma da lui indicata è comprensiva, tra l’altro di 840.000,00 euro di iva, 103.000,00 euro per lavori in economia e ben 200.000,00 euro per interventi a supporto di opere a supporto del Consorzio di Bonifica.Ad ogni buon conto, pur comprendendo la legittimità dell’iniziativa intrapresa dal Comune di Rotondella, e rispettosi dei proficui rapporti istituzionali che devono essere a base di una efficace azione amministrativa, auspico vi sia consapevolezza sui termini temporali di utilizzo delle somme assegnate.Simili iniziative, intralciano l’attività amministrativa, creano confusione progettuale e ci allontanano dal perseguire quegli obiettivi che sono attenzionati dai cittadini.Il dovere della Provincia è quello di realizzare integralmente il Piano approvato, obiettivo che si sta conseguendo grazie alla collaborazione delle Amministrazioni locali e grazie all’impegno dello staff tecnico – contabile – amministrativo dell’Ente".
Gianluca Bruno

sabato 10 novembre 2007

Questione viabilità, La Gazzetta del Mezzogiorno del 9/11

Viabilità, “riparliamone”
Una proposta rivolta all’Amministrazione provinciale da Rotondella

Ci sono sei milioni di euro da spendere e c’è chi ritiene un buon
investimento il collegamento alla statale 106

Viabilità difficile nell’antica Rotunda Maris. Sia dal versante Sinnica sia da quello Jonica. Così, quattro associazioni culturali (Community “Laboratorio di Cultura Politica”, Khorakan, Pio La Torre e Arci “La Tarantola”) hanno scritto a Prefettura, Regione, Provincia,Comune. Oggetto dell’iniziativa i piani regionale e provinciale per la viabilità e l’utilizzo dei circa 6 milioni di euro stanziati dall’ente intermedio per il miglioramento delle strade extraurbane. «Siamo alle solite - si legge nella lettera - alle solite scelte suggerite da una prospettiva politica miope ed arrogante che, incurante dei problemi del territorio, rischia di sperperare denaro pubblico per la realizzazione di opere che non hanno alcun carattere di priorità». Su chi si appuntano gli strali? Sulla Provincia di Matera: «Dalle sue scelte dipenderanno le prospettive di sviluppo della comunità rotondellese. Senza che la predetta comunità abbia alcun potere decisionale in merito». Ma, perché tanta... acredine? «Si tratta di un finanziamento di circa 6 milioni di euro da destinare ad interventi sulle nostre strade extraurbane». E allora? «L'economia e le future prospettive del territorio sono rivolte alla statale Jonica. Si tratterebbe di Rotondella Due, l’area della Trisaia, il centro Enea, lo sbocco sul mare, i comuni viciniori. Insomma, tra Rotondella e la più importate arteria stradale per i flussi turistici, la 106. Si tratta si una irripetibile opportunità, forse l’ultima, per una comunità ed un territorio che si trovano sempre più ai margini del Metapontino”. Insomma, per le quattro associazioni firmatarie del documento «l'intervento prioritario è quello di un rifacimento del tratto stradale Rotondella-Jonica, il cui stato, oggi, è assolutamente indecente ,oltre che pericoloso. Tale tratto è quello della provinciale 104, caratterizzato da strette curve e controcurve, dove puntualmente si registrano incidenti che pregiudicano, di molto, le nostre possibilità di sviluppo economico e sociale». Invece? Invece «la Provincia sembrerebbe intenzionata ad utilizzare l’intero finanziamento di 6 milioni di euro per la realizzazione di un ponte, di qualche centinaio di metri, sul fiume Sinni (la “traversa Sinni” che oggi è ad attraversamento limitato) per assicurare un comodo accesso ai mezzi pesanti sulla statale Sinnica». Un’opera, a parere dei firmatari, che, «pur essendo auspicabile, non è prioritaria perchè i veicoli che utilizzano tale via di accesso sono, numericamente, insignificanti e perché Rotondella ha più accessi alla statale 653 e quello in questione è tra i meno percorsi». Da qui la richiesta di una conferenza di servizi dove esaminare la proposta “finale” delle quattro associazioni: «Utilizzare i 6 milioni di euro per consolidare la traversa (ponte) Sinni già esistente nonché migliorare la viabilità del tratto di provinciale 104 che assicura il collegamento Rotondella-statale 106». Filippo Mele
La posizione dell’Amministrazione comunale e del sindaco Agresti
sulla vicenda finanziamenti
«Discuteremo in Consiglio comunale un ordine del giorno da presentare a Regione e Provincia con le nostre richieste per migliorare la viabilità di accesso a Rotondella». Così, il sindaco, Vi to Agresti (Uniti per Rotondella), quando gli abbiamo chiesto della lettera inoltrata alle istituzioni da quattro associazioni culturali del suo comune. Lettera in cui si chiede di destinare i fondi stanziati dalla Provincia di Matera non alla costruzione di un nuovo ponte sul Sinni ma per consolidare quello già esistente puntando a migliorare la viabilità del tratto di provinciale 104 che assicura il collegamento con la statale Jonica. Collegamento ritenuto prioritario per il futuro del centro collinare-marino. Agresti non si è scomposto: «È la posizione dell’Amministrazione anche se mi corre l’obbligo di ricordare le battaglie dei cittadini residenti nella contrada Caramola per avere un ponte sul fiume Sinni degno di tal nome. Ricordiamo che attualmente sulla traversa il traffico è limitato alle auto e vietato ai mezzi pesanti. Ovviamente, riteniamo fondamentale il collegamento con la 106 per il nostro sbocco sul mar Jonio». Ma, non si potrebbero utilizzare allo scopo anche i fondi delle compensazioni nucleari? «No. Per la viabilità puntiamo ad altri canali di finanziamento». Filippo Mele
Gianluca Bruno