mercoledì 31 ottobre 2007

La logica perversa del finanziamento

La vicenda viabilità rappresenta l'ennesima prova dell’assenza di una “reale” pianificazione urbanistica territoriale che tenga conto, oltre che degli aspetti progettuali e strutturali, anche dei fattori sociali, culturali e politici.
Quando si realizzano interventi in edilizia, ma questo schema è valido anche in altri settori-attività, le fasi sono: analisipianificazioneprogettazione - esecuzione - gestione. Nella pratica, e non solo nel nostro territorio, le fasi/attività di analisi e pianificazione, prima, e quelle di esecuzione e gestione, poi, assumono un ruolo meno rilevante rispetto alla fase/attività di progettazione. Tutto gira attorno alla progettazione e la logica è più o meno questa: ci sono dei possibili finanziamenti europei-regionali-provinciali cosa facciamo? E si cerca di concorrere al finanziamento pianificando al momento qualcosa da realizzare. In questo modo, ogni intervento è isolato rispetto a quello che è preceduto e a quello che seguirà. Il finanziamento, per farla breve, diventa l’angolo dal quale guardare tutto il resto.
In realtà, se ci fosse una vera pianificazione territoriale si potrebbe individuare facilmente l’eventuale intervento da candidare a finanziamento: l’angolo dal quale guardare il tutto, in questo caso, diverrebbe l’intervento da realizzare e non più il finanziamento da ottenere.
La logica del finanziamento è la stessa che ha guidato e continua a guidare i centri di formazione in Basilicata (e non solo)...
Gianluca Bruno

lunedì 29 ottobre 2007

Iniziativa congiunta delle Associazioni Culturali di Rotondella sulla questione viabilità

Spett.le
S.E. PREFETTO DI MATERA
dott. Carlo FANARA
-SEDE-

Spett.le
PRESIDENTE DELLA GIUNTA DELLA REGIONE BASILICATA
-dott. Vito DE FILIPPO-
-SEDE-

Spett.le
VICE-PRESIDENTE E ASSESSORE ALLE ATTIVITà PRODUTTIVE,
POLITICHE DI IMPRESA,
INNOVAZIONE TECNOLOGICA
-dott. Vincenzo FOLINO-
-SEDE-

Spett.le
ASSESSORE ALL’AGRICOLTURA,
SVILUPPO RURALE,
ECONOMIA MONTANA
-dott. Roberto FALOTICO-
-SEDE-

Spett.le
ASSESSORE ALL’AMBIENTE,
TERRITORIO, POLITICHE
DELLA SOSTENIBILITà
-Avv. Vincenzo SANTOCHIRICO-
-SEDE-

Spett.le
ASSESSORE ALLE INFRASTRUTTURE, OPERE PUBBLICHE E MOBILITà
-dott. Innocenzo LOGUERCIO-
-SEDE-

Spett.le
CONSIGLIERE REGIONALE
-Dott. Carlo CHIURAZZI-
-SEDE-

Spett.le
CONSIGLIERE REGIONALE
-dott. Cosimo LATRONICO-
-SEDE-



Spett.le
PRESIDENTE DELLA GIUNTA DELLA PROVINCIA DI MATERA
-dott. Avv. Carmine NIGRO-
-SEDE-

p.c.
Spett.le
SINDACO DEL COMUNE DI
ROTONDELLA
-Rag. Vito AGRESTI-
-SEDE-



Oggetto: PIANO REGIONALE DI VIABILITA' – PIANO PROVINCIALE PER LA VIABILITA' – FINANZIAMENTO DI CIRCA €URO 6.000.000,00 STRADE EXTRAURBANE DEL TERRITORIO DI ROTONDELLA – COLLEGAMENTO ROTONELLA-S.S. 653 “SINNICA”.

Siamo alle solite. Alle solite scelte suggerite da una prospettiva politica miope ed arrogante; da una prospettiva politica che, incurante dei problemi del territorio, rischia di sperperare denaro pubblico per la realizzazione di opere che non hanno alcun carattere di priorità; da una prospettiva politica che tende a salvaguardare e garantire i benefici di pochi a scapito dei legittimi interessi comuni e delle comunità.
Dalle scelte che la Provincia di Matera adotterà, dipenderanno le prospettive di sviluppo economico e sociale della comunità Rotondellese e del suo territorio; senza che la predetta comunità abbia alcun potere decisionale in merito.
Si tratta di un finanziamento di circa €uro 6.000.000,00 (l’attuale ammontare ha del grottesco: inizialmente lo stanziamento ammontava a circa €uro 7.200.000,00; viene decurtato di circa 1.200.000,00 per un mero “errore” !) da destinare ad interventi sulle strade extraurbane del Comune di Rotondella.
L’economia e le future prospettive del territorio sono rivolte verso la S.S. 106 “Jonica”. Si tratterebbe di facilitare i collegamenti tra Rotondella e Rotondella Due; tra Rotondella e l’area di Trisaia; tra Rotondella ed il centro ENEA; tra Rotondella e lo sbocco sul mare; tra Rotondella ed i Comuni viciniori; tra Rotondella e la più importate arteria stradale per i flussi turistici. Si tratta si una irripetibile opportunità, forse ultima, per una comunità ed un territorio che si trova sempre più ai margini dell’intera area metapontina.
È del tutto ovvio, basta del buon senso e dell’onestà (non solo intellettuale), che l’intervento prioritario per la comunità e per il territorio è quello di un rifacimento del tratto stradale Rotondella - S.S. 106, il cui stato, oggi, è assolutamente indecente oltre che pericoloso. Tale tratto è quello della S.P. 104, caratterizzato da strette curve e controcurve, dove puntualmente si registrano incidenti (pochi anni fa fu costituito un comitato di cittadini che chiedeva interventi a garanzia della sicurezza stradale; ottenne un risultato: il rifacimento di alcuni tratti di asfalto; gli incidenti, tuttavia, non sono diminuiti), che pregiudicano, di molto, le possibilità di sviluppo economico e sociale del territorio.
Ogni sforzo di sviluppo è teso, dunque, verso la piana di Trisaia, verso la piana metapontina e verso la zona costiera ionica. Decenni di politica locale, provinciale e regionale hanno finanziato e finanziano interventi di sviluppo lungo tali direttrici; le vie di comunicazione, invece, no! Si sottraggono, per misteriose forze del destino, a tale priorità.
La Provincia di Matera sembrerebbe intenzionata, infatti, ad utilizzare l’intero finanziamento di €uro 6.000.000,00 per la realizzazione di un ponte, di qualche centinaio di metri, sul fiume Sinni (c.d. “traversa Sinni” che oggi è ad attraversamento limitato) per assicurare un comodo accesso ai mezzi pesanti sulla S.S. 653 “Sinnica”.
Tale opera (il cui costo assorbirebbe l’intero finanziamento), pur essendo auspicabile, non è assolutamente prioritaria, per i motivi che di seguito si elencano:
1) i veicoli che utilizzano tale via di accesso per collegarsi alla S.S. 653 sono, numericamente, insignificanti;
2) la necessità di rendere tale traversa percorribile da parte dei mezzi pesanti non è una priorità, anche perché Rotondella ha più accessi alla S.S. 653 (e quello in questione è tra i meno percorsi);
3) destinare l’intero ammontare del finanziamento al rifacimento del ponte contrasta con le scelte politiche, economiche e sociali che da decenni il governo regionale, provinciale e comunale hanno perseguito e perseguono;
4) le possibilità per il centro collinare di fermare lo spopolamento, il degrado e l’abbandono sarebbero seriamente compromesse;
5) con ogni probabilità, i sei milioni di euro in questione consentirebbero il consolidamento della traversa (ponte) Sinni già esistente nonché il miglioramento della viabilità del tratto di S.P. 104 che assicura il collegamento Rotondella-S.S. 106;
6) da ultimo, ed è l’aspetto più importante, l’originario progetto, con le sue successive varianti, prevedeva degli intereventi articolati per fasi successive, in linea con quanto riferito al precedente punto (n. 5).
A fronte di tali evidenze ci si pone la domanda del perché, alla Provincia di Matera, sia balenata l’idea di rifare solamente il “Ponte sul Sinni” e del perché sulla questione vi sia stato, per molto tempo, un assordante silenzio da parte delle istituzioni interessate. Ciò, tuttavia, è ultroneo e sarà approfondito in seguito.
Quello che oggi interessa è un intervento delle autorità e delle istituzioni, cui la presente è indirizzata, per far sì che, nell’ambito dei rispettivi poteri e delle rispettive competenze previste per legge, siano adottate ed intraprese le opportune iniziative al fine di offrire al territorio di Rotondella un’opportunità, un’occasione di sviluppo che passa, necessariamente, da opere infrastrutturali (quali quelli viarie) che siano coerenti con le scelte di sviluppo economico e sociale prima imposte ed oggi condivise dalla comunità.
Ci si augura che la Provincia di Matera, che sulle presenti questioni ha sempre dimostrato sensibilità, voglia adottare la scelta giusta per il territorio di Rotondella, scelta che non passa solamente per il “Ponte sul Sinni”, espletando non solo le previste conferenze di servizio ma interessando, informando ed ascoltando la gente (dέmoς) che vive sul territorio, sul cui groppo tali scelte sono destinate a pesare.
Si attende un segno da parte delle istituzioni e della politica, un segno che ci possa far dire di non essere più “alle solite”.
Scusandoci per la prolissità e certi di un pronto riscontro si porgono deferenti ossequi.

Rotondella, lì 29/10/2007

Le Associazioni Culturali di Rotondella
· Khorakanè
· Community: “Laboratorio di Cultura Politica”
· ARCI “La Tarantola”
· Pio La Torre
. PROCIV-ARCI
Gianluca Bruno

sabato 27 ottobre 2007

Gli alberi e le vele della fregata (ura) rotondellese

La fregata (ura) rotondellese è più che mai sotto gli occhi di tutti. E' bastato eliminare le vele, che hanno causato l'incidente di ieri sera, per mettere in evidenza il taglio delle decine di alberi che costeggiavano la passeggiata: Corso Garibaldi è affondato. Tra qualche giorno toccherà agli alberi oltre il muretto.
Insomma quella non sarà più la fregata degli incontri e delle passeggiate socializzanti ma un cantiere perenne dal fine indecifrabile (e cioè una fregatura). Anche alcuni ex sostenitore della realizzanda opera hanno iniziato a proferire commenti di disapprovazione...Peccato, ma è troppo tardi!
Gianluca Bruno






venerdì 26 ottobre 2007

Ecco il primo sinistro dei lavori di Corso Garibaldi...











Con molta probabilità sono il meno adatto a raccontare questo "piccolo" incidente di percorso, ma sono anche stato il primo ad arrivare sul posto: la recinzione del cantiere di C.so Garibaldi è caduta interamente, andando a finire sulla macchina di un giovane passante. Una battutina sarebbe d'obbligo, vista la mia eccessiva simpatia verso questo stravagante progetto, ma evito volentieri di scherzare per sottolineare, invece, una questione molto delicata: in Italia esistono leggi che disciplinano la sicurezza sui luoghi di lavoro (legge 626/94) e che prescrivono i requisiti minimi che devono avere i cantieri temporanei o mobili per evitare "anche" incidenti di questo genere (legge 494/96).
La pesantissima struttura in ferro era semplicemente poggiata a terra senza essere legata "nei punti giusti" ad alcun rinforzo. Anche un bambino delle scuole elementari capirebbe che il primo soffio di vento farebbe facilmente crollare una struttura di questo tipo (viste le sue caratteristiche e dimensioni si viene a creare il cosiddetto effetto vela, ossia lo stesso fenomeno del windsurf in mare).
Questa sera, non è retorica, la pesantissima struttura avrebbe potuto causare danni ben più gravi, magari alla salute di qualche cittadino, ma per fortuna l'assicurazione del cantiere provvederà solo a risarcire il conducente per il danneggiamento del veicolo. Speriamo di non dover più sentire storie simili: sui cantieri si può morire (anche solo passandoci davanti) se non vengono adeguatamente rispettate le norme di sicurezza.
Gianluca Bruno

Giovanni Falcone domani mattina su Rai 1

Cari amici, Giovanni Falcone mi ha chiesto di diffondere la notizia della sua partecipazione al programma di domani mattina "Sabato&Domenica" in onda su Rai1 dalle ore 07:00 alle 9:30. Grazie per l'attenzione

Gianluca Bruno

venerdì 19 ottobre 2007

La legge Levi-Prodi e la fine della Rete

Ricardo Franco Levi, braccio destro di Prodi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha scritto un testo per tappare la bocca a Internet. Il disegno di legge è stato approvato in Consiglio dei ministri il 12 ottobre. Nessun ministro si è dissociato. Sul bavaglio all’informazione sotto sotto questi sono tutti d’accordo.La legge Levi-Prodi prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al ROC, un registro dell’Autorità delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un bollo, anche se fa informazione senza fini di lucro.I blog nascono ogni secondo, chiunque può aprirne uno senza problemi e scrivere i suoi pensieri, pubblicare foto e video.L’iter proposto da Levi limita, di fatto, l’accesso alla Rete.Quale ragazzo si sottoporrebbe a questo iter per creare un blog?La legge Levi-Prodi obbliga chiunque abbia un sito o un blog a dotarsi di una società editrice e ad avere un giornalista iscritto all’albo come direttore responsabile.Il 99% chiuderebbe.Il fortunato 1% della Rete rimasto in vita, per la legge Levi-Prodi, risponderebbe in caso di reato di omesso controllo su contenuti diffamatori ai sensi degli articoli 57 e 57 bis del codice penale. In pratica galera quasi sicura.Il disegno di legge Levi-Prodi deve essere approvato dal Parlamento. Levi interrogato su che fine farà il blog di Beppe Grillo risponde da perfetto paraculo prodiano: “Non spetta al governo stabilirlo. Sarà l’Autorità per le Comunicazioni a indicare, con un suo regolamento, quali soggetti e quali imprese siano tenute alla registrazione. E il regolamento arriverà solo dopo che la legge sarà discussa e approvata dalle Camere”.Prodi e Levi si riparano dietro a Parlamento e Autorità per le Comunicazioni, ma sono loro, e i ministri presenti al Consiglio dei ministri, i responsabili.Se passa la legge sarà la fine della Rete in Italia.Il mio blog non chiuderà, se sarò costretto mi trasferirò armi, bagagli e server in uno Stato democratico.
Ps: Chi volesse esprimere la sua opinione a Ricardo Franco Levi può inviargli una mail a: levi_r@camera.it
Fonte: Beppe Grillo
Gianluca Bruno

mercoledì 17 ottobre 2007

Eluana Englaro: dal 18 gennaio 1992 in stato vegetativo permanente

L'ordine delle immagini è casuale: ognuno le disponga secondo la "sua" volontà!







Gianluca Bruno

venerdì 12 ottobre 2007

Comunicato stampa dell'amministrazione comunale di Rotondella sulle ultime vicende radioattive

Nell’interesse del territorio


È ormai una vecchia novità: ogni anno, puntualmente, Rotondella ed il suo territorio vengono associati a rifiuti, scorie radioattive, plutonio, ecc..
Ogni anno tali notizie vengono fuori in concomitanza con l’avvio della raccolta e vendita dei prodotti agricoli delle nostre terre.
Ogni anno, dopo il polverone iniziale, non accade nulla, tutto viene dimenticato sino al prossimo articolo di stampa, fino al vecchio-nuovo scoop giornalistico.
Ogni anno a pagarne le conseguenze sono sempre i soliti noti: gli agricoltori, i nostri prodotti, la nostra economia, l’immagine del nostro territorio.
Sarebbe il caso di chiedersi a chi giova tutto questo. Ma non è questa la sede.
È più utile, oggi, chiedere chiarezza, trasparenza e celerità. Ciò che interessa è la verità sulla gestione dei rifiuti, se verità ci sono da scoprire; onestà intellettuale e rispetto per le persone coinvolte in queste delicate vicende da parte di certa stampa che sembra abbandonarsi a facili sensazionalismi, tralasciando il rigore, fatto di riscontri oggettivi, proprio dell’attività giornalistica.
Nonostante memoriali, indicazioni precise di luoghi, rilievi sulla presenza di plutonio (!), voci circa rapporti tra servizi segreti deviati, criminalità organizzata e stati esteri, affondamenti di navi nel mediterraneo, misteri di Italia e quant’altro, un solo dato è certo NON ESISTE ELEMENTO, RISCONTRO, PROVA, INDIZIO, di nostra conoscenza, che avalli tali ipotesi (non sappiamo neanche cosa contenessero i fusti ritrovati di recente a Pisticci e che hanno dato il via al vecchio-nuovo linciaggio mediatico nei confronti degli indagati e del territorio).
Non è possibile e non è da paese civile sacrificare all’altare delle ipotesi, delle teorie (che a volte si possono definire complottiste) il destino delle persone di volta in volta coinvolte e dell’intero territorio.
Chiediamo a gran voce che la magistratura, cui va il nostro sentimento di piena fiducia, faccia il suo corso, che porti a termine le indagini e che ci dica se vi sono o meno reati e da chi sono stati compiuti.
Contestualmente, al fine di tranquillizzare la popolazione e nel rispetto della riservatezza dell’indagine chiediamo alla Magistratura, ai responsabili Nazionali dell’Enea, della Sogin ed ai vertici degli Organi Nazionali preposti al controllo che ci vengano anticipate le risposte ai seguenti quesiti:

- E’ stato prodotto plutonio nell’impianto ITREC?
Se la risposta è affermativa,
- in che quantità è stato prodotto e attualmente dove è fisicamente detenuto?
- quando è stato effettuato l’ultimo controllo da parte degli organi preposti (IAEA, Euratom; APAT, ARPAB) e quali sono le risultanze dei controlli in termini di presenza quantitativa e di sicurezza di stoccaggio?
Al contempo, posto che ancora vale la presunzione di innocenza, esprimiamo solidarietà agli indagati.
Per finire suggeriamo al Presidente Defilippo la convocazione immediata del Tavolo della Trasparenza

Confidando che la verità sia la prossima novità, nell’interesse delle persone e del territorio.

Rotondella lì 11 ottobre 2007

Gianluca Bruno