All'inizio c'era quasi il monopolio paesano, nonostante ci trovassimo in presenza della libertà di ingresso nel mercato, caratteristica fondamentale della concorrenza perfetta.
A seguito dell'ingresso di altri soggetti, che si sono a loro volta duplicati, ci siamo trovati in presenza di un mercato di concorrenza imperfetta: possibilità di ingresso, vincolata all'alfabetizzazione informatica, e differenziazione dei prodotti, accompagnata dalla necessità di ricorrere a piccole strategie promozionali.
In questa situazione, durata fino a qualche settimana fa, avremmo dovuto ricorrere ad una logica oligopolistica, ispirata alla teoria dei giochi e al famoso equilibrio di John Nash: avremmo dovuto cioè avere un comportamento collaborativo invece che conflittuale!
C'è chi va e c'è chi viene, ma c'è anche chi si nasconde dietro a un dito e chi impedisce, magari in amicizia, agli altri di comparire...Ovviamente ognuno è libero di gestire i propri spazi come meglio crede, ma avrei piacere se cercassimo assieme di discutere in tranquillità di questo strano fenomeno rotondellese, contaminato da futili antipatie e riserve personali che non ci portano da nessuna parte, legate oltretutto in prevalenza a libere manifestazioni di pensiero.
Gianluca Bruno