sabato 12 gennaio 2008

Internet e la comunicazione politica in Basilicata

Oltre il 90% dei politici lucani non possiede un sito internet ufficiale o un blog

Il potenziale rapporto sinergico tra Internet e Politica, tanto enfatizzato dagli scienziati della politica e della comunicazione, risente ancora, in Basilicata come in altre regioni d’Italia, delle logiche arcaiche che da sempre guidano la comunicazione politica. Si è tanto discusso dei cambiamenti rilevanti che la rete e i nuovi strumenti dell’informazione e della comunicazione avrebbero apportato alla sfera della politica, specie in riferimento alla partecipazione dei cittadini.
Alcuni grandi visionari sociali hanno addirittura parlato di “e-democracy”, in riferimento alla possibilità, che la rete elargisce, di accedere all’enorme quantità di informazioni politicamente rilevanti; all’offerta di svariati luoghi di discussione tra pari; alla possibilità di effettuare sondaggi on-line o di votare elettronicamente; per non parlare del potenziale rapporto diretto, e non mediato, tra rappresentato e rappresentante. L'esperienza, però, dimostra che è ancora troppo presto per cantare vittoria, e la Basilicata non fa eccezione.
Per confermare il pessimo rapporto tra internet e politica nella nostra regione è sufficiente osservare i numeri: solo 9 amministratori su 106, tra Regione e Province, sono in possesso di un sito internet ufficiale, o di un blog, attraverso cui poter dialogare, o quantomeno comunicare, con i cittadini-elettori.
Tra i componenti della Regione Basilicata solo Vincenzo Santochirico, Carlo Chiurazzi, Cosimo Latronico e Antonio Di Sanza hanno a disposizione uno spazio virtuale. All’interno della Provincia di Matera l’unico a provarci è Nicola Marino, che cerca addirittura di rivolgersi ai cittadini attraverso alcuni video, disponibili su youtube, riassuntivi delle varie iniziative-attività dell’Ente. Infine, nella Provincia di Potenza, gli unici a sperimentare i nuovi linguaggi della comunicazione digitale sono Tommaso Gammone, Francesco Crocetto, Nicola Manfredelli e Vincenzo Giuliano.
All’interno dei siti in questione, l’usabilità, ovvero il grado di facilità e soddisfazione con cui si compie l'interazione utente-strumento, è molto variabile; ma anche i casi meno riusciti, considerato il completo distacco della stragrande maggioranza dei rappresentanti, meritano l’approvazione dei cybernauti lucani.
Insomma, nell’Era di Internet, oltre il 90% dei politici lucani utilizza al massimo la posta elettronica! In questo modo, nella Regione del patto con i giovani, non si rischia di escludere dalla sfera politica proprio la screnn generation?

Gianluca Bruno

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Invasione di campo :-)

ANAGRAFE PUBBLICA DELLE ATTIVITA' DEGLI ELETTI

aiutaci a promuovere un' iniziativa volta ad ottenere una reale trasparenza da parte dei nostri amministratori.

Se vuoi saperne di più, puoi visitare:

http://www.lucania.ilcannocchiale.it/post/1745575.html

http://www.lucania.ilcannocchiale.it/post/1743631.html

Spero tu decida di aderire.

Ciao M. B.
http://www.lucania.ilcannocchiale.it/post/1743631.html

12 gennaio 2008 15.36

Gianluca Bruno ha detto...

Gentile Maurizio, l'iniziativa è veramente molto interessante...e non posso non aderire. Non credo, però, che la classe politica, in un momento di totale delegittimazione e particolarmente sofferto come questo, ovviamente non solo nella nostra Regione, accetterà di implementare lo strumento proposto, orientato sicuramente alla partecipazione, alla trasparenza e alla conoscenza dell'operato dei nostri rappresentanti... In questi casi vige la cosiddetta legge ferrea dell'oligarchia, formulata da Michels, secondo la quale l'intera classe politica si avvicina a scapito degli elettori. Insomma, è maggiore la vicinanza e la solidarietà tra soggetti politici avversari che tra il rappresentante e il suo elettore...
Forse, la questione poteva o potrebbe essere posta in altri termini: si poteva/si potrà prima realizzare un'iniziativa web privata, all'interno della quale coinvolgere i soggetti politici a compilare volontariamente degli appositi form riguardanti le loro attività, le loro scelte di voto ecc., e solo dopo cercare di spostare la questione su un piano istituzionale. Ad ogni modo, io partecipo io scelgo io governo...A presto, Gianluca Bruno

Gianluca Bruno ha detto...

Gentile Maurizio, la gradualità che ho proposto, cioè il passaggio dall'iniziativa collettiva privata all'istituzione dell'anagrafe pubblica delle attività, come potrebbe realizzarsi se una mia piccola ricerca mette in evidenza il fatto che oltre il 90% dei soggetti politici lucani non utilizza internet? Le potenzialità del "mezzo" non sono state ancora comprese dalla classe politica dirigente (e non solo in Basilicata)...E' necessario un cambio di guardia, ma questa è una favoletta che spesso ci piace raccontare e che mai si realizzerà! Basta guardare l'età media dei politici italiani e confrontarla con quella dei colleghi esteri... Quanti anni aveva Clinton quando è diventato Presidente? Quanti anni aveva Blair quando è diventato Premier? Quanti anni ha Berlusconi e quanti ne ha Prodi? Vogliamo considerare i contesti locali? La situazione non cambia di molto... A presto, Gianluca

Anonimo ha detto...

Caro Gianluca, che il ceto politico regionale utilizzi poco la rete è certamente vero. Per il resto, credo che lor signori abbiano compreso fin troppo bene i contenuti della proposta avanzata, ed infatti da mesi fanno orecchie da mercante.

Questi non sono solo lontani da internet, ma, quel che è peggio, il concetto del "conoscere per deliberare", fondamento di ogni vera democrazia, gli è totalmente estraneo.

Molto si potrebbe dire anche sulla necessità di potenziare e rendere accessibili gli strumenti di democrazia diretta...ma questa espressione popolare provoca nei partitocrati locali e nazionali una reazione allergica.

In base allo statuto regionale occorrono ben 8000 firme per indire un referendum...decisamente troppe.

Un caro saluto

Anonimo ha detto...

Davvero interessante questo post.
Scrissi anch'io qualcosa del genere per un periodico lucano ma ora trovo molto più aggiornato il tuo post.
Complimenti.

Gianluca Bruno ha detto...

Grazie a Maurizio e Astronik per la partecipazione. Continuerò a seguire la vicenda e ad apportare il mio piccolo contributo...A presto, Gianluca

Anonimo ha detto...

Gianluca, ti ringrazio per il saluto che mi hai lasciato sul blog di Maurizio. Ricambio! Come hai potuto capire, la "situazione" di cui parlavamo per telefono non si è assolutamente risolta, anche se in settimana ho un incontro cruciale, nel quale spero di definire tutto e definitivamente. Comunque ci sentiamo.

Gianluca Bruno ha detto...

Caro Pietro, spero sinceramente che tutto si risolva nel migliore dei modi...Aspetto tue notizie, un abbraccio, Gianluca