mercoledì 31 ottobre 2007

La logica perversa del finanziamento

La vicenda viabilità rappresenta l'ennesima prova dell’assenza di una “reale” pianificazione urbanistica territoriale che tenga conto, oltre che degli aspetti progettuali e strutturali, anche dei fattori sociali, culturali e politici.
Quando si realizzano interventi in edilizia, ma questo schema è valido anche in altri settori-attività, le fasi sono: analisipianificazioneprogettazione - esecuzione - gestione. Nella pratica, e non solo nel nostro territorio, le fasi/attività di analisi e pianificazione, prima, e quelle di esecuzione e gestione, poi, assumono un ruolo meno rilevante rispetto alla fase/attività di progettazione. Tutto gira attorno alla progettazione e la logica è più o meno questa: ci sono dei possibili finanziamenti europei-regionali-provinciali cosa facciamo? E si cerca di concorrere al finanziamento pianificando al momento qualcosa da realizzare. In questo modo, ogni intervento è isolato rispetto a quello che è preceduto e a quello che seguirà. Il finanziamento, per farla breve, diventa l’angolo dal quale guardare tutto il resto.
In realtà, se ci fosse una vera pianificazione territoriale si potrebbe individuare facilmente l’eventuale intervento da candidare a finanziamento: l’angolo dal quale guardare il tutto, in questo caso, diverrebbe l’intervento da realizzare e non più il finanziamento da ottenere.
La logica del finanziamento è la stessa che ha guidato e continua a guidare i centri di formazione in Basilicata (e non solo)...
Gianluca Bruno

7 commenti:

Anonimo ha detto...

è vero, milioni e milioni di euro per finanziare progetti inutili. si dovrebbe trovare un altro modo per finanziare i progetti. ci sono troppi interssi economici. marco da pz

Gianluca Bruno ha detto...

Nell'ultimo consiglio comunale, come ho già scritto in un altro post, la posizione del sindaco, riguardo ai lavori in questione, non è stata affatto chiara. Infatti, quando nella stessa sede il capogruppo di minoranza, Vincenzo Francomano, ha presentato la trascrizione della dichiarazione del primo cittadino nella conferenza di servizio, la situazione si è fatta alquanto imbarazzante. È stato l’intervento del capogruppo di maggioranza, Antonio Dimatteo, a dare un leggero cambiamento di rotta alla situazione...e a chiarire in parte la posizione della maggioranza.
In ogni caso, come ha ricordato anche Pino Suriano nell’articolo di oggi, il sindaco non ha affatto smentito la dichiarazione rilasciata al Quotidiano della Basilicata che lo vedeva d’accordo con la posizione della Provincia. Per il sindaco, quindi, si può rifare esclusivamente il ponte sul Sinni. A voi le conclusioni...Gianluca

Gianluca Bruno ha detto...

Dal Quotidiano della Basilicata del 31 ottobre 2007

Viabilità, no alla “Traversa Sinni”
Le Associazioni di Rotondella scrivono al Prefetto Fanara


ROTONDELLA - Contro il rifacimento del ponte Sinni scendono in campo le associazioni. Anche la società civile, dunque, si ribella a una scelta politica
che era apparsa a molti miope e sconsiderata: spendere sei milioni di euro (destinati a Rotondella dal Piano provinciale per la viabilità) solo per il rifacimento del ponte “Traversa Sinni”, che collega il territorio con la Ss 653 Sinnica. L'iniziativa fa seguito a un articolo del Quotidiano, che in data 27 agosto già richiamava l'attenzione sulla palese anomalia. Per la stessa ragione, nei giorni scorsi, si sono riuniti i rappresentanti di alcune associazioni del territorio
e insieme hanno sottoscritto un duro documento indirizzato al prefetto, Carlo Fanara, al sindaco e alle autorità politiche regionali e provinciali. Cofirmatari della missiva sono l'Associazione culturale “Khorakanè”, associazione “Community”(Laboratorio di Cultura Politica), Circolo Pio Latorre, Arci “La
Tarantola” e Prociv Arci. La richiesta è una e chiara: quei sei milioni di euro devono essere spesi per togliere Rotondella dall'isolamento viario e non per il rifacimento di un ponte utile ma non certo prioritario per la comunità.
Tante le ragioni espresse nel lungo documento. Prima tra tutte la palese incoerenza dell'opera con le direttrici di sviluppo territoriale, che da anni “virano” con evidenza verso la Ss 106 e non certo verso la Sinnica. «L'economia e le future prospettive del territorio -recita il documento-sono rivolte verso la Jonica. Si tratterebbe di facilitare i collegamenti tra Rotondella e Rotondella Due; tra Rotondella e l'area di Trisaia; tra Rotondella ed il centro Enea; tra Rotondella e lo sbocco sul mare; tra Rotondella ed i Comuni viciniori; tra Rotondella e la più importate arteria stradale per i flussi turistici. Si tratta di una irripetibile opportunità, forse ultima, per una comunità ed un territorio sempre più ai margini dell'intera area metapontina. È ovvio che l'intervento prioritario per la comunità e per il territorio è quello di un rifacimento del tratto stradale Rotondella - Ss 106, il cui stato, oggi, è assolutamente indecente oltre che pericoloso. Tale tratto è quello della Sp 104, caratterizzato da strette curve e controcurve, dove puntualmente si registrano incidenti (pochi anni fa fu costituito un comitato di cittadini che chiedeva interventi a garanzia della sicurezza stradale), che pregiudicano, di molto, le possibilità di sviluppo economico e sociale del territorio». In tutto questo emerge una proposta chiara, che riprende,
peraltro, l'originario progetto, il quale prevedeva sì un intervento sul ponte Sinni, ma di consolidamento, per poi spendere le restanti somme per migliorare le curve e controcurve suddette. E tra le righe del documento emerge anche un sospetto «sull'assordante silenzio da parte delle istituzioni interessate», su cui si annuncia un minacciosoapprofondimento futuro. L'Amministrazione si trova perciò una nuova gatta da pelare. Anche perché, alla scelta della Provincia, il sindaco aveva offerto pieno consenso politico, come già dichiarato(e non smentito) sul Quotidiano del 27 agosto. Anche perchè, tra le associazioni interessate,
ve ne sono alcune che avevano sostenuto (più o meno apertamente) la Civica di Agresti in campagna elettorale. Lo rifarebbero?

Anonimo ha detto...

Scusate la profana intrusione....blog bellissimo e impegnatissimo....già Gianluca lo vedo a Porta a Porta e Anto sulla Vita in Diretta!!!!!!!!!!
Tanto per tornare in tema di finanziamenti, nel mio comune il sindaco ha stanziato 3oo milioni del vecchio conio per il Ciquibum cioè giochi in spiaggia, acquagym e giù di lì!!!!!!!! :-(
Monica

Gianluca Bruno ha detto...

Ciao Monica, sei la benvenuta...Ti ringrazio per i complimenti, ma conosco tantissimi blog gestiti molto meglio del mio. Oltre agli argomenti, prevalentemente circoscritti all'ambito locale, è il tempo che manca. Ho tante idee ma non riesco a metterle in pratica: adesso è il lavoro ad avere priorità. In questi giorni sono in giro per la Puglia e in questo preciso istante mi trovo in un internet point di Bari.
Il tuo blog mi piace. Mi sembra il riflesso, e allo stesso tempo l'ironizzazione, della società contemporanea...è veramente particolare. Ti terrò d'occhio. Salutami "Su" e facci sapere come è andata a finire la disputa con la nuova arrivata.
Ti abbraccio, a presto, Gianluca

Gianluca Bruno ha detto...

Gli amici di Rotunda Maris (www.rotundamaris.net/) stanno presentando diverse novità: chat, photogallery e altro ancora... Sosteniamoli! A presto, Gianluca

pinosuriano ha detto...

PER QUELLO CHE VUOLE SAPERE DELLA LEGNA: Tutto ciò che resta (compresa la legna) diventa per contratto di proprietà della ditta che ha preso l'appalto. E' la ditta stessa che li ha fatti tagliare e trasportare.
E poi, comunque, non è che quella legna sia il massimo.