giovedì 19 aprile 2007

Proposta di censimento degli edifici privati contenenti amianto nel Comune di Rotondella

Al sig. Sindaco di Rotondella
Rag. Vito Agresti

e p.c.
Vice sindaco/Assessore Ambiente, Territorio e Personale
Avv. Gianluca Palazzo

Oggetto: proposta di censimento degli edifici privati contenenti amianto nel Comune di Rotondella


Premessa: la legge n. 257 del 27 marzo 1992 mette fine all’impiego dell’amianto nel nostro Paese.
L'art. 10 della stessa legge rinvia alle Regioni l’adozione di piani di protezione dell’ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto. I piani in questione prevedono:
a. il censimento dei siti interessati da attività di estrazione dell’amianto;
b. il censimento delle imprese che utilizzano o abbiano utilizzato amianto nelle rispettive attività produttive, nonché delle imprese che operano nelle attività di smaltimento o di bonifica;
c. la predisposizione di programmi per dismettere l’attività estrattiva dell’amianto e realizzare la relativa bonifica dei siti;
d. l’individuazione dei siti che devono essere utilizzati per l’attività di smaltimento dei rifiuti di amianto;
e. il controllo delle condizioni di salubrità ambientale e di sicurezza del lavoro attraverso i presidi e i servizi di prevenzione delle unità sanitarie locali competenti per territorio;
f. la rilevazione sistematica delle situazioni di pericolo derivanti dalla presenza di amianto;
g. il controllo delle attività di smaltimento e di bonifica relative all’amianto;
h. la predisposizione di specifici corsi di formazione professionale e il rilascio di titoli di abilitazione per gli addetti alle attività di rimozione e di smaltimento dell’amianto e di bonifica delle aree interessate, che è condizionato alla frequenza di tali corsi;
i. l’assegnazione delle risorse finanziarie alle unità sanitarie locali per la dotazione della strumentazione necessaria per lo svolgimento delle attività di controllo previste dalla presente legge;
l. il censimento degli edifici nei quali siano presenti materiali o prodotti contenenti amianto libero o in matrice friabile, con priorità per gli edifici pubblici, per i locali aperti al pubblico o di utilizzazione collettiva e per i blocchi di appartamenti;

Quindi, il legislatore con la legge in questione ritiene giustamente opportuno dare priorità agli edifici pubblici o comunque ai locali aperti al pubblico.
Già da qualche tempo, però, sia a livello nazionale che regionale si sta parlando della possibilità di stanziare dei fondi da destinare ai PRIVATI CITTADINI per la bonifica degli immobili.




Nei giorni scorsi, sul blog dell’ Associazione Community: “Laboratorio di Cultura Politica”, è stato evidenziato il problema delle decine di abitazioni contenenti amianto nel Comune di Rotondella.

Le ragioni che ci spingono a proporre un censimento sono:

· fare in modo di non arrivare impreparati ad un eventuale stanziamento di fondi per la bonifica degli edifici privati contenenti amianto;

· individuare eventuali casi di emergenza e intervenire tempestivamente per evitare possibili problemi di salute ai cittadini;

Un ulteriore vantaggio, derivante da un’iniziativa di questo genere, si giocherebbe sul piano della comunicazione ambientale: potrebbe essere un modo per esprimere, all’interno e all’esterno del paese, la nostra vocazione ambientale e ottenerne un ritorno, anche minimo, in termini di immagine.


In attesa di una vostra risposta, approfittiamo dell’occasione per augurarvi buon lavoro…



Rotondella, 19 aprile 2007
Community: “Laboratorio di Cultura Politica”

Gianluca Bruno

2 commenti:

Gianluca Bruno ha detto...

Qualche giorni fa il lead dell'articolo di Filippo Mele, uscito sulla Gazzetta del Mezzogiorno, recitava:
"Oltre cinque milioni di euro sono in arrivo al Comune dell’antica “Rotunda Maris” ed altrettanti alla Provincia di Matera. A giorni la notizia sarà ufficiale, ma dopo 3 anni, dal gennaio 2004 quando fu convertito in legge il “famigerato" Decreto Scanzano, nelle casse dei 2 enti locali arriveranno i fondi per le “compensazioni” (dal 2004 al 2006) per aver avuto sul proprio territorio il “bubbone” delle scorie nucleari"...
Una notizia che apre tante prospettive per i cittadini e l'amministrazione di Rotondella.
La logica della compensazione è: il vostro territorio ha pagato e sta pagando potenziali danni umani, ambientali ed economici a causa della presenza delle scorie nucleari!
Mi chiedo: perchè non pensare di investire una piccola parte dei soldi derivanti della compensazione per andare incontro ai cittadini e bonificare qualche immobile dall'asbesto? Gianluca

Gianluca Bruno ha detto...

La struttura del Centro Regionale Amianto, al cui interno opera personale di elevata professionalità che oltre a possedere specifiche competenze tecnico-giuridiche dispone di idonea strumentazione analitica, opera a supporto dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL e di altre pubbliche istituzioni con competenze in campo sanitario ed ambientale per tutte le problematiche legate alla presenza di amianto.
Le macroattività, svolte su tutto il territorio regionale, sono le seguenti:

indagini nei siti in cui si sospetta la presenza di materiali contenenti amianto o in cui vengono effettuati lavori di bonifica (sempre su richiesta del privato cittadino o della pubblica istituzione competente).

attività di analisi quali-quantitativa di tutti i silicati fibrosi che la normativa vigente indica come amianti. Le analisi vengono condotte su qualsiasi tipo di matrice in cui l’amianto è presente. La strumentazione a disposizione del Centro consiste di un microscopio ottico a contrasto di fase, di un microscopio elettronico a scansione con dispositivo per la microanalisi, di un diffrattometro a raggi X ad anodo rotante e, a breve, di uno spettrometro FTIR.
In particolare, i Tecnici del CRA effettuano:

sopralluoghi per la verifica dello stato di conservazione dell’amianto negli edifici;

verifica al termine dei lavori di bonifica. Ispezione visiva e successivo campionamento di aerodispersi per il conteggio e caratterizzazione delle fibre al SEM per la “Certificazione di restituibilità”;

campionamenti ed analisi
- di aerodispersi in tutte le situazioni in cui se ne sospetti la presenza
- di materiali per la ricerca di amianto in qualunque matrice