lunedì 14 maggio 2007

E' necessario un tempestivo intervento diplomatico

Lo scorso 10 marzo due cittadini italiani, Angelo Falcone e Simone Nobili, in vacanza a Mandi, città indiana dell’Himachal Pradesh, sono stati arrestati perchè, così sostiene la polizia locale, in possesso di 18 Kg di hascish. Le dinamiche che hanno portato all’arresto, però, appaiono poco chiare e le motivazioni in netto contrasto con quanto dichiarato dai nostri concittadini in una lettera spedita all’Ambasciata italiana di Delhi. Appare veramente poco credibile che i due italiani avessero intenzione di portare in Italia quel quantitativo di droga. I due giovani erano partiti per l’India con il proposito di prendere parte al festival di Shivaratri e di visitare altre località della zona, ma il loro viaggio si è trasformato in incubo a circa una settimana dal rientro. La notte dell’arresto Angelo e Simone sono stati costretti a firmare delle dichiarazioni in Hindi prima ancora di poter effettuare una telefonata. Lo scorso 4 aprile l'On. Tommaso Foti (AN) ha chiesto un’interrogazione parlamentare, evidenziando il problema della mancanza di accordi in materia di diritto penale tra Italia e India. E’ indispensabile un tempestivo intervento della diplomazia italiana per aiutare Angelo, Simone e le loro famiglie a fare chiarezza. Giovanni Falcone, padre di Angelo e nostro concittadino, ha bisogno di aiuto ed è intenzionato ad andare fino in fondo. Credo che il sostegno dei partiti, dei mezzi d'informazione e delle associazioni locali non dovrebbe venire meno. Si tratta di aiutare delle famiglie a fare chiarezza per portare a casa i loro ragazzi!
Dopo l'interessamento di quotidiani e tv locali, il primo giornale nazionale che dopodomani (16/05) si occuperà della vicenda è Liberazione, ma Giovanni Falcone non ha intenzione di fermarsi...
Gianluca Bruno

Nessun commento: