domenica 3 giugno 2007

Giovanni Falcone è preoccupato per gli ultimi episodi violenti in India

Sono le ore 11,45 del 3 giugno 2007 e sono in treno, sto facendo rientro da Piacenza dove mi sono fermato una settimana per visitare la famiglia e avere contatti con persone che possano interessarsi al caso di Angelo e Simone, contatti avuti anche a Rimini con persone dell'Associazione per la quale ogni tanto faccio del volontariato, diciamo che come sempre ho seminato nella speranza di poter raccogliere dei frutti positivi sulla videnda. Bisogna aspettare e pregare il Signore che apra il cuore di chi deve o può fare qualcosa al riguardo. Purtroppo il tempo passa e le ultime notizie che ho appena letto su www.AsiaNews.it non sono incoraggianti, la situazione religiosa in India non è delle migliori, anzi peggiora sempre più con scontri continui tra le diverse componenti religiose con intervento sempre più deciso della polizia. Speriamo bene. Giovanni Falcone
Nuove violenze anti-cristiane, pronta la manifestazione di Delhi. Nel nord del Paese gruppi di integralisti hanno cacciato un sacerdote cattolico e costretto alla conversione due missionari cristiani. Per protesta contro l’aumento delle violenze, comunità cristiane domani in piazza a Delhi.

Delhi (AsiaNews) – Nonostante le promesse delle autorità ed i ripetuti appelli delle comunità locali, non si fermano le violenze anti-cristiane in tutta l’India. Il 26 maggio scorso, un sacerdote cattolico è stato costretto con la violenza ad abbandonare un villaggio del distretto di Udaipur, nello Stato settentrionale del Rajasthan, dove era stato inviato in missione dal vescovo locale. Una folla di integralisti indù lo ha prima picchiato e poi minacciato di morte.

Alcuni giorni prima, sempre nel nord del Paese, esponenti del Rashtriya Swayamsevak Sangh [Rss, formazione paramilitare di fondamentalisti nazionalisti indù ndr] dell’Himachal Pradesh hanno torturato e rasato a zero due missionari cristiani, costretti in un secondo momento ad immergersi nel Gange, come atto di conversione all’induismo.

Per protestare contro queste violenze, sempre più spesso ignorate volutamente dalla polizia e dai governi locali, i gruppi cristiani del Paese hanno organizzato una manifestazione di protesta che si terrà domani a Delhi. Nel comunicato che annuncia l’iniziativa si sottolinea come “in soli sei mesi, sono già avvenuti oltre cento casi di violenza contro cristiani innocenti”. Il documento denuncia inoltre che “i precedenti appelli al governo dell’Unione, ai governi locali ed ai vertici della polizia non hanno avuto alcun risultato. L’unico modo per far sentire la nostra voce è scendere in piazza e mostrare il nostro dolore e la nostra ansia per questa situazione”.
Gianluca Bruno

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