sabato 16 giugno 2007

WiMax e il diritto alla conoscenza

Tra poco lo Stato assegnerà le frequenze WiMax. E’ il punto di non ritorno per il libero accesso alla conoscenza. Dopo non si potrà più tornare indietro. Il WiMax è una tecnologia che permette di trasmettere e ricevere segnali senza fili a distanze di decine di chilometri. Elimina l’ultimo miglio e il pedaggio di Telecom Italia. Le comunità locali potranno rendersi indipendenti e collegarsi a Internet. Se il WiMax finisce in mano agli avvoltoi delle compagnie telefoniche, come ho detto nel mio intervento di Rozzano a Buora e a Ruggiero, verrà trasformato in una me..da ad alto costo. Peggio dell’adsl. Ogni cittadino dovrebbe avere per nascita il diritto di accesso alla conoscenza. Esiste una petizione on line che vi invito a firmare per il vostro futuro, per il diritto alla conoscenza e per non essere, almeno una volta, presi per il c..o. La petizione chiede che almeno 1/3 delle frequenze venga riservato ai cittadini per associazioni senza fini di lucro, come i comuni e gli enti locali, e senza alcuna tassazione diretta o indiretta. Firmate la petizione su: http://www.petitiononline.com/wmaxfree/
Fonte: Beppe Grillo
Gianluca Bruno

2 commenti:

Giovanni ha detto...

Ciao a tutti..
Gianluca ti avevo accennato alle novità "gastronomiche" del sito, e ora posso avvertirti che ho pubblicato le prime cose...
Non voglio anticiparti di cosa si tratta... puoi scoprirlo su
www.rotundamaris.net

Ah... spero mi aiuterai ad aggiornarlo...

Saluti
Giovanni
www.rotundamaris.net

Gianluca Bruno ha detto...

Ciao Giovanni, ho dato uno sguardo e devo dire che si tratta di una bella iniziativa. Se nei prossimi giorni riuscirò a trovare un pò di tempo metterò con piacere qualche ricetta anch'io. In fondo, un tratto peculiare di ogni cultura è proprio la gastronomia e parlare di questo aspetto significa ricercarne altri, magari più coerenti con un altro tipo di alimentazione (agli intelligenti poche parole)... I confronti più belli che ho avuto nella mia vita si sono sempre svolti a tavola: una buona compagnia, qualcosa di buono da mangiare e un buon bicchiere di vino (rigorosamente rosso).
Rinnovo i complimenti, a presto, Gianluca